La voglia di ritornare a passare una serata in compagnia senza l’ansia di guardare continuamente l’orologio si è materializzata soprattutto ieri. E’ vero che il Molise da lunedì è in zona bianca, ma è altrettanto vero che l’addio al coprifuoco, dopo 7 mesi di lockdown notturno, ha avuto i maggiori riscontri in maniera collettiva martedì 1 giugno, trattandosi di prefestivo, ideale in particolare per coloro che oggi non lavorano o per tanti giovanissimi che non devono andare a scuola. Complice anche il clima gradevole che si sta preparando all’estate, le strade in città erano maggiormente frequentate, mantenendo lo stesso trend di presenze con il passare delle ore, proprio perché non vige più l’obbligo di correre a casa. Sono soprattutto i locali di ristorazione ad avere contato le maggiori presenze. Con la possibilità di mangiare al chiuso, i commercianti che non hanno avuto finora la possibilità di predisporre i tavoli esterni sono tornati a servire i clienti in presenza, mentre chi poteva già contare sullo spazio esterno ha visto aumentare i posti a disposizione. Un primo test considerato positivo da diversi esercenti e clienti, con alcuni locali rimasti “pieni” fino a tarda sera. Sembrerebbe che alcune persone si siano lamentate di troppe presenze all’interno di alcuni locali della città in determinati orari. Ovviamente i commercianti anche in questa fase sono tenuti a far rispettare una serie di regole ferree, dalla garanzia del distanziamento all’uso dei dispositivi di sicurezza, così come i clienti sanno e devono sapere che la zona bianca non è un tana libera tutti in ogni ambito, e ciò per ragioni preventive per la propria salute e quella degli altri. Accettato il compromesso per far ripartire il commercio, l’importante è ricordare che, nonostante l’andamento epidemiologico in calo, il Covid è ancora in circolo e la campagna vaccinale è tuttora in corso. Mangiare una pizza o bere una birra non deve ad esempio diventare una scusa per mantenere la mascherina abbassata per tutta la sera, girando fra tavoli e amici. Siamo solo all’inizio della “rinascita” ma l’immunizzazione si porta dietro ancora una serie di incognite e sarebbe un peccato fare gli errori dell’anno scorso prima di uscire dall’incubo.
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