Il caso della 18enne di Sestri Levante (Genova) deceduta ieri dopo che nei giorni scorsi le era stato somministrato l’AstraZeneca – la ragazza soffriva di piastrinopenia autoimmune familiare e assumeva una doppia terapia ormonale – ha riacceso i riflettori sulla scelta del vaccino in base alle fasce di età (oltre che rispetto alle patologie presenti e pregresse del singolo soggetto). Il Comitato Tecnico Scientifico in queste ore ha comunicato il proprio parere secondo il quale il miglioramento della situazione epidemiologica e la maggiore disponibilità dei vaccini a mRna, tenuto conto del principio di massima cautela, consentono di “rafforzare la raccomandazione” di utilizzare il vaccino di AstraZeneca per i soggetti con più di 60 anni. Stop quindi alle somministrazioni di AstraZeneca alle persone al di sotto di quella età, comprese coloro che devono ricevere la seconda dose, che sarà di conseguenza inoculata con Pfizer o Moderna. Questa appare la linea che dovranno recepire le singole Regioni e che lascia molte perplessità, soprattutto in queste ore visto che nel frattempo i molisani che devono effettuare la seconda dose continuano a recarsi nei punti vaccinali in base al giorno prestabilito. Nelle prossime ore, pertanto, ci saranno disposizioni ufficiali, sia a livello nazionale che regionale. Domani e domenica intanto nuovo Vaccine Day per i residenti di 15 comuni molisani. Il vaccino utilizzato sarà il Pfizer.
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