Si è svolta ieri pomeriggio, presso il cimitero di Campobasso, la cerimonia di commemorazione del Carabiniere Elio Di Mella, all’epoca in servizio presso la Stazione Carabinieri di Campobasso, caduto nei pressi del casello autostradale di Avellino il 7 ottobre 1982. Il militare, quel tragico giorno, stava effettuando la traduzione di un detenuto a grande sorveglianza appartenente alla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo che, dal carcere di Campobasso, veniva tradotto ad Avellino per comparire davanti ai Magistrati per una imputazione di concorso in omicidio. Nei pressi del casello di Avellino, sulla A16, l’autovettura sulla quale il detenuto viaggiava e della cui scorta faceva parte anche il Carabiniere Di Mella, venne avvicinata e poi bloccata da un commando di otto uomini, tutti armati di fucili mitragliatori, che disarmarono i militari di scorta al fine di far evadere il detenuto. Di Mella, nel tentativo estremo di opporsi alla liberazione del detenuto che egli stesso tratteneva con le catene, veniva attinto mortalmente da un colpo di arma da fuoco esploso da uno dei malviventi. Per l’atto di eroismo spinto fino all’estremo sacrificio, il militare, in occasione della Festa dell’Arma del 4 giugno 2010, è stato insignito della Medaglia d’Oro al Merito Civile alla memoria. Alla cerimonia religiosa hanno preso parte la vedova del Carabiniere Di Mella, Signora Tamilla Lucia, il figlio del militare caduto, Di Mella Luca, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Campobasso, Tenente Colonnello Luigi Dellegrazie, il Comandante della Compagnia CC di Campobasso, Capitano Antimo Ventrone ed il Cappellano Militare Don Giuseppe Graziano.
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