Nella mattinata di martedì 26 ottobre i militari della Stazione Carabinieri di Petacciato hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa il 25 ottobre scorso dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Larino su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di un 20enne termolese. Sul capo dello stesso pende l’accusa di lesioni personali aggravate, estorsione e danneggiamento; reati previsti e puniti dagli articoli 582, 585, 629 e 635 del Codice Penale. Il provvedimento scaturisce da un’attività d’indagine, svolta dal predetto Comando Arma sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Larino, nel corso della quale è emerso che il giovane, in almeno 4 occasioni tra il 16 novembre del 2020 ed il 21 settembre di quest’anno, aveva commesso i suddetti reati in danno di propri familiari conviventi e, in particolare, il primo nei confronti della sorella 20enne e gli altri due in danno del padre 64enne e della madre 55enne. Le investigazioni, svolte dai militari e concluse dagli stessi con una richiesta di applicazione di misura cautelare personale a carico del 20enne, avevano permesso di acclarare che lo stesso, oltre ad avere procurato lesioni personali alla sorella, aveva anche indotto i propri genitori, intimidendoli mediante reiterate minacce e danneggiamenti di oggetti e mobilio all’interno della casa familiare, a consegnargli più volte delle somme di denaro contante per complessivi 150 euro, verosimilmente destinate all’acquisto di sostanze stupefacenti per uso personale. Pertanto nella mattinata di martedì, alla luce di quanto sopra, i Carabinieri della Stazione di Petacciato hanno rintracciato l’uomo nel centro cittadino e, previa notifica del provvedimento esecutivo e svolgimento degli adempimenti del caso, lo hanno tratto in arresto e condotto presso la casa circondariale di Perugia affinché vi permanga, in regime detentivo carcerario, a disposizione della mandante Autorità Giudiziaria di Larino. Significativo appare ancora una volta l’operato dei militari della Compagnia di Termoli che, con una puntuale attività d’indagine svolta sotto la costante ed attenta direzione dell’Autorità Giudiziaria, hanno fatto emergere i reati per cui si procede che purtroppo però, benché particolarmente esecrabili, fin troppo spesso non vengono portati alla luce quando, come nel caso di specie, vengono consumati all’interno delle mura domestiche
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