Il suo nome era una delle icone del folklore del capoluogo molisano. La sua presenza, il suo spirito vivace, le sue idee hanno lasciato un profondo segno nella cultura popolare di questa città. La scomparsa di Carmine Aurisano, spentosi oggi a 72 anni a causa di un male che lo aveva chiamato a combattere da tempo, sta lasciando un vuoto incolmabile e ha spinto subito tantissimi campobassani a manifestare il proprio affetto e la propria vicinanza alla sua famiglia, ma anche riconoscenza per quello che ha saputo apportare. Aurisano è stato una delle colonne portanti della Polifonica Monforte, l’associazione fondata da Antonio Socci (oggi presieduta dalla figlia di quest’ultimo, Rosa), e si era mosso in prima linea per creare l’associazione ‘Il Borgo’ che per decenni è stata protagonista dell’assegnazione di un particolare premio denominato “U’ spicul e’ Ciccje a Santa Marj’ destinato a persone distintesi per impegno sociale, culturale e sportivo. Ha preso inoltre parte ad altre iniziative legate al folklore locale, confermandosi negli anni fra i protagonisti assoluti.
(foto in evidenza in bianco e nero da pagina Facebook: Gruppo Folkloristico “Polifonica Monforte”)
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