“La prova del Cuoco” è davvero poca cosa rispetto al “bel vedere” del team di chef della squadra molisana che gareggerà a prossimi campionati di cucina che si terranno a Rimini dal 27 al 30 marzo. Il team molisano della Federazione Cuochi, Unione Cuochi Regione Molise, avrà l’onere di riaffermarsi tra l’Olimpo della Cucina Italiana difendendo il bronzo conquistato nel 2020. Gareggerà nella sfida a squadre che si terrà il 29 marzo e lo farà al meglio. Il 3 marzo presso il ristorante “La Volpe” di Chiauci, piccolissimo paese dell’interno pentro, un team decisamente motivato ha iniziato il suo percorso di prova “gara” che avrà altri due appuntamenti: presumibilmente il 15 marzo a Macchia di Isernia presso il ristorante Elicriso, il 23 marzo – ultima rifinitura prima della gara del 29 marzo – a Termoli presso la splendida struttura dello Sveva.
Una precisione certosina nel preparare i piatti, “top secret”, che dovranno essere posti all’attenzione di giudici dal palato fine e della pignoleria “acuta”, che sovrintenderà la preparazione degli stessi. Bisognerà considerare canoni ben precisi, rispettare standard, tempi, pulizia, ordine, oltre chiaramente al gusto. “Prima gli occhi e poi la bocca”, verrebbe da sintetizzare. Tutto vero, oggi la cucina è davvero al top e all’attenzione di gente ormai perfettamente in linea con la filosofia della Federazione Italiana Cuochi, di cui parte fondamentale l’Unione Cuochi Regione Molise, capeggiata da Massimo Talia per il regionale, Giuseppe Scarano per la sezione provinciale di Campobasso, Giovanni Colarusso per la sezione provinciale di Isernia. Nel tempo si è lavorato moltissimo per aggregare e condividere filosofie, mai adottate in rete.
Oggi il Molise può vantare un eccellente team e un ricambio generazionale di tutto rispetto. Non a caso, la squadra che rappresenterà il Molise è composta da giovani e veterani che simbioticamente si corrispondono al fine di coronare la soddisfazione di primeggiare in campo nazionale, e non sfigurare di fronte ai ciclopi della cucina internazionale che, da un po’ di tempo, ci osservano per i progressi indiscussi e per la voglia contagiosa di giovani dalla grande ricerca di progresso. Quest’anno il tema predominante è la biodiversità, il Molise ne è regina. Chissà se la politica possa dare un segnale completamente diverso, meno distaccato, più concreto rispetto ad un Mondo che determina il 12% del PIL nazionale nell’ambito turistico/culturale. Crederci è d’obbligo.
L’Unione Cuochi Molise è decisamente proiettata verso una fase nuova, rigenerativa e rigenerante, mai fine a se stessa e condizionatamente verso prospettive future di apertura nei confronti del cibo di qualità, della tradizione con opportuna innovazione, studio, capacità di interpretare territori e passioni, storie passate e presenti. Domenico Antenucci, team manager, Gaetano Minervini, capo team, Lello Garofalo, Giovanni Di Benedetto, Ermando Paglione, Ernesta Vassolo, Marco Massaro, Francesco Cifelli, Brigida Palladino ed i pasticcieri Ugo Benedetto e Chiara Di Pietro, rappresentano la formazione di un team che merita vicinanza, plauso e, perché no, attenzione oltre che tifo per l’avventura non scontata ma sempre beneaugurante. Ripartiamo da qui per un viaggio che dal Molise attraversi il Mondo per poi tornare a casa.
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